Per ogni amante della montagna arrivare alla vetta di una delle “Seven Summits” (le montagne più alte di ciascun continente della Terra) è un sogno…
Noi vi portiamo nel punto più alto del continente africano: la vetta del Kilimanjaro!
Ci sono 7 vie che si possono percorrere per raggiungerla:
1 – Marangu Route, detta anche Coca Cola Route perché è la più frequentata, la più breve, ed è l’unica in cui sono presenti rifugi e non è quindi necessario pernottare in tenda
2 – Machame Route o “Whisky Route”, una delle vie più conosciute e utilizzate e una delle più suggestive dal punto di vista paesaggistico..
3 – Rongai Route, l’unica con partenza sul lato nord della montagna, e la via più facile e tra le meno frequentate.
4 – Lemosho Route, con partenza sul lato ovest della montagna, poco utilizzata ma il panorama è tra i più vari.
5 – Shira Route, condivide molti tratti con la Lemosho, offre paesaggi spettacolari ma la partenza in quota può rendere più difficoltoso l’acclimatamento.
6 – Northern Circuit, la via più lunga ma anche la più spettacolare poiché è quella con la maggior varietà di paesaggi.
7 – Umbwe Route, la via più breve e diretta, la più difficile in termini di acclimatamento
Noi abbiamo scelto la Machame Route.
E’ una montagna difficile da scalare?
No, il “Kili” non è una montagna tecnicamente difficile, la difficoltà sta nel riuscire ad acclimatare il corpo e assorbire il passaggio di altitudine il prima possibile e sperare poi che il meteo non sia avverso.
Oltre alla soddisfazione di avere scalato una delle “seven summit” qual è il fascino dell’ascesa a questa montagna?
La risposta è semplice: camminare su un massiccio isolato in mezzo alla savana attraverso un paesaggio ogni giorno diversissimo da quello precedente.
Si cammina infatti dapprima attraverso la foresta pluviale, compresa tra i 1800 e 2800 metri di altitudine, che ospita molte specie animali; si sale in ambiente semi alpino, tra i 2800 e 4000 metri, e la vegetazione si fa bassa e cespugliosa. Si continua a salire in un ambiente “desertico” dove la vegetazione scompare a favore di un secco suolo vulcanico (tra i 4000 e i 5000 mt), e infine, tra i 5000 e 5895 mt della vetta, i detriti ghiaiosi lasciano spazio ai primi nevai, che si trasformano in banchi di ghiaccio intorno al cratere sommitale.
Uno dei momenti più affascinanti ed emozionanti del trekking sul Kilimanjaro è l’attraversamento della “linea delle nuvole”: sotto i 4000 metri spesso il cielo è nuvoloso, ma una volta superata quella quota l’umidità diminuisce e si può ammirare uno spettacolo unico, il banco di nubi sotto e i ghiacci della vetta, ormai prossimi a essere conquistati, sopra!
Attacco alla vetta: si parte dopo mezzanotte, la durata dell’ascesa è di circa 6 ore con pause di 5 minuti ogni ora… con passo lento si arriva a Stella Point al sorgere del sole, da qui ad arrivare alla cima di Uhuru è un susseguirsi di emozioni… l’emozione di vedere sorgere il sole dal punto più alto del continente africano, la bellezza del ghiacciaio (se pur sempre più ridotto) in mezzo a un paesaggio desertico ad alta quota.
L’esperienza che si vive non è solo quella di scalare la montagna ma soprattutto la coesione che, con il passare dei giorni, nasce tra gli “alpinisti” e lo staff locale (guide e portatori). E l’ultima notte al campo, a vetta conquistata, c’è anche spazio per una grande festa con canti, danze locali e la felicità di tutti per aver raggiunto l’obiettivo di una vita.
INFORMAZIONI UTILI:
Cosa mettere in valigia
I viaggiatori sul Kilimangiaro devono essere pronti a affrontare ogni tipo di meteo: nebbia, pioggia, caldo, neve, gelo, vento e tutti i tipi di terreni: polveroso, detritico, fangoso, innevato, ghiacciato. Questo comporta una varietà di indumenti, dal più leggero al più pesante, da scegliere con cura ma senza eccessi di peso per non appesantire le guide accompagnatrici. Solitamente il bagaglio personale per la giornata è di 5-6 kg. Il bagaglio da lasciare ai portatori non deve superare i 10 Kg ed è bene avvolgerlo in una sacca impermeabile.
Abbigliamento:
- Tuta in goretex leggera – Tuta in goretex imbottita – Pantaloni da trekking leggeri divisibili corti/lunghi –
Pantaloni impermeabili – Mantella – Giacca a vento – Passamontagna – Pile – Magliette –
Guanti (1 paio di pile e 1 paio pesanti) – Cappellino di lana o pile (uno comodo anche per la notte) - Cappellino da sole – Occhiali da sole da alta quota – Calzamaglia e maglia intima traspirante –
Calzettoni da trekking – Calze in seta da mettere sotto i calzettoni
Attrezzatura da montagna
- Bastoncini da trekking – Torcia frontale (con pile di ricambio) – Ghette – Zaino “da giornata” da 25-
30 litri – Borraccia – Thermos – Sacco a pelo pesante
Accessori vari
- Pastiglie per purificare l’acqua – Sacchetti di cellophane
- Rotolo di nastro adesivo americano – fascette autobloccanti – Coltellino – Collirio – Burro cacao – Crema solare – Crema idratante – Medicinali
Fotografia
- Schede di memoria di sufficiente capacità – Eventuale Hard Disk portatile a batteria con lettore di schede – powerbank
NON SERVONO:
- Ramponi – Piccozza – Imbracatura – Corda